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Kythnos

Denominazione:
In greco: Κύθνος, ΚΥΘΝΟΣ
Trascrizione italiana: Kìthnos



Tra Kèa, Sìros e Sèfiros, a nord ovest delle Cicladi, vi è questa bella, selvaggia e aspra ma, autentica isola, anch’essa non toccata dal turismo di massa.

Le vicende storiche e archeologiche di questa isola si perdono nella notte dei tempi; nel sito archeologico di Maraoulas nei pressi di Lotra, sono stati ritrovati reperti di insediamenti umani, risalenti al mesolitico (10.000 a.C – 8000 a.C..). Si tratta dei ritrovamenti più antichi mai rinvenuti nell’arcipelago.

Kythnos può vantare la più antica dimora conosciuta nelle isole Cicladi, un insediamento del Mesolitico (10.000 aC – 8.000 aC). Negli anni 90 del secolo scorso durante gli scavi sono stati ritrovati intattio scheletri umani, insieme a manufatti in pietra e parte di un pavimento piano.

Invece, a Skouries, nei pressi del monte Profitis Elias sono stati ritrovati reperti risalenti al 3000 a.C. soprattutto ferro e metalli; infatti, resti di fusione di rame ed altri metalli, sono stati scoperti alla fine degli anni 80 del secolo scorso. Da ciò gli studiosi hanno ritenuto che l’isola fosse una fucina di distribuzione di materie prime per le altre isole. Successivamente, fu abitata dai Cares, una tribù prellenica, dai Driopi anch’essa tribù prellenica, (che fondarono Dryopida) e dagli Ioni. I macedoni la dominarono dal IV sec. a.C. fino alla conquista ad opera dei romani che la utilizzarono come colonia per gli esiliati.

Nel medioevo fu conquistata dai Franchi e poi da Venezia che la chiamarono Thermia, per via delle acque termali che possiede e famose sin dall’antichità per le proprietà curative. Con la dominazione turca avvenuta nel XVI sec., si assiste ad una vera e propria debacle; l’isola, colpita dalla peste ne ridusse drasticamente la popolazione. Nel XIX secolo a seguito dell’insurrezione degli abitanti contro i dominatori turchi divenne parte della Grecia.

Kythnos, vanta ben 70 spiagge, molte delle quali solo accessibili con il caicco; particolarmente suggestivo è l’istmo a forma di mezzaluna con sabbia fine di Kolona, dove il mare tocca entrambi i lati della spiaggia. Offre, inoltre bellezze naturali ancora genuine ed intatte quali le antiche cave di Katafiki, nei pressi di Dryopida, tra le più grandi della Grecia e i villaggi pittoreschi con le casette dai tetti bianchi e dai balconi avvolti dalle coloratissime bouganville, i mulini a vento con le loro cupole rosse, le chiese dalle cupole azzurre. Un vero spettacolo di colori e profumi. Nell’isola sono anche presenti siti archeologici di grande interesse: a Vryokastro sopra la baia di Episcopi si trovano i resti di un santuario dedicato alla dea dell’amore Afrodite ed un altro alla dea Hera, regina degli dei.

Altro spettacolare reperto è stata il ritrovamento di un cenacolo (adyton) intatto del tempio, oltre a più di 1400 oggetti tra cui preziosi gioielli e oro, argento e bronzo, statuette in terracotta e vasi dipinti risalenti al VII-V sec. a.C. Il capoluogo la Chora, con i vicoli stretti, le casette, i profumi ed i colori tipici della tradizione cicladica, ospita anche edifici religiosi di notevole pregio: la chiesa veneziana del XVII sec. la Agios Savvas, la Agia Triada e la Agia Prodromos, la chiesa di Metamorfosis, la chiesa Agios Panteleimonas e la Agio Ioannis.

A Dryopida c’è la Agios Minas con belle icone del XVII e il trono del vescovo. Kanala ospita il monastero della Panaria Kanala(Nostra Signora dei Canali) edificato nella splendida baia naturale omonima. Loutra ospita i famosi bagni termali con acque solforose ricche di ferro e zolfo e le deliziose spiagge di Ayia Irini e Schinari.

Invece, a Kakavos e a Agioi Anargyri ci sono quelli più antichi, le cui acque hanno proprietà terapeutiche particolarmente indicate per la cura delle malattie reumatiche e ginecologiche. L’isola vanta anche un altro primato sul versante della risorse energetiche alternative, sin dal 1983 utilizza l’energia eolica fornendo all’isola la quasi totalità dell’elettricità. Un luogo che non mancherà di sorprendere il turista più esigente dove storia e bellezze naturali si intrecciano in perfetta armonia con le spiagge dorate il blu e il turchese dell’Egeo.



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