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Syros

Denominazione:
In greco: Σύρος, ΣΥΡΟΣ
Trascrizione italiana: Sýros



Situata fra Kithnos e Mikonos quest’isola, poco frequentata dal turismo di massa, offre a chi è alla ricerca dello spirito autentico dell’arcipelago, ricchezze culturali, paesaggi verdeggianti e splendide spiagge uniche e piene di fascino.

L’isola, pur essendo piccola, è sia il centro amministrativo e giudiziario di tutte le Cicladi, che un punto strategico per l’attracco di traghetti che conducono nelle altre isole cicladiche. Tanto è vero che in passato, il capoluogo Ermoùpoli, fino alla costruzione del Canale di Corinto avvenuta verso la fine del XIX secolo che diede impulso al Pireo, era il più grande porto della Grecia.

Popolata, sin dal neolitico, come testimoniano gli scavi, di Kastrì e Chalandriani, dove sono state trovate vestigia di una acropoli preistorica, di un insediamento e di una necropoli e reperti della civiltà cicladica. Fu invasa dai Fenici, dagli Ioni e dai Romani.

Durante il Medioevo, sotto la dominazione veneziana, fu annessa al ducato di Naxos ed introdotto il Cattolicesimo romano che durò anche, quando, verso la metà del XVI secolo cadde in mano ai Turchi. Ciò, grazie alle intese tra Francesco I e il sultano Solimano, le cosiddette Capitolazioni, con le quali il turco, concesse alla Francia, protezione agli ordini religiosi cattolici.

Dalla metà del 1600, migrarono sull’isola diversi ordini: Cappuccini, Gesuiti, Orsoline, Lazzaristi di San Vincenzo de Paoli. Divenne, pertanto, baluardo della cristianità in tutto l’Egeo fino all’indipendenza dove fu annessa definitivamente alla Grecia. Tutt’oggi è sede vescovile dei cattolici.

Ermoùpoli, il capoluogo, il cui nome deriva dal dio del commercio Ermes, sino alla metà del XIX sec. possedeva, cantieri navali, officine tessili, concerie, manifatture in ferro battuto. Definita la Signora delle Cicladi, costruita ad anfiteatro si affaccia su di una ampia baia, le cui acque profonde consentono alle imbarcazioni un approdo sicuro. Fanno da cornice le candide case, dalle quali si gode uno stupendo panorama sulla rada, che degradano lungo i rilievi collinari fino all’altro porto, quello turistico e dei pescatori.

Munita di moltissime scalinate lastricate che accedono agli stupendi edifici neoclassici e alle raffinate dimore patrizie adorne di balconi in ferro battuto e alle aristocratiche ville di Vapòria dove risiedevano i ricchi mercanti e i banchieri, testimoniano quanto fosse florida l’economia dell’isola. Degna di nota è la Platìa Miaouli, ampia rettangolare lastricata in marmo, incorniciata tra le palme è la zona più vivace della città; con il suo lungomare, ristoranti, cafè, vi sono, inoltre, un padiglione con orchestra dove si svolgono concerti, lo stupendo Municipio e Palazzo di Giustizia con annessa biblioteca civica, in cui sono conservate edizioni rare. Interessante è il Museo Archeologico, uno dei più antichi della Grecia, edificato all’inizio del XIX sec. dove sono conservate collezioni di vasi di ceramica e marmo, steli funerarie e statuette di epoca cicladica.

Curioso e notevole è il Museo Industriale, all’interno del quale sono conservate le memorie industriali e marinare dell’isola. Altro edificio stupendo è il Teatro Apollon del 1862, arricchito con una bella facciata in marmo, che ricorda il Teatro alla Scala di Milano. Dalla tranquilla zona del quartiere della Prefettura, abbellita da edifici neoclassici, sede delle banche, della Camera di Commercio e di dimore patrizie, si incontra la chiesa di Agios Nikòlaos dotata di due stupendi campanili e di una cupola. All’interno è conservata una iconostasi scolpita con il marmo di Paros.

Da questo quartiere si accede a quello elegante di Vapòria situato sulla stupenda baia che giunge sino al molo dal quale si vede uno scenario superbo e spettacolare: la cattedrale ortodossa, il porto, il mare e l’isola degli Asini che recinge la baia. Il quartiere di Vrontado, invece è particolarmente seducente.

Più avanti, dopo le dimore neoclassiche, questo rione si staglia a terrazza sulla collina su cui si erge la chiesa bizantina di Anastasis. Qui il belvedere, che si raggiunge salendo le imponenti scalinate con gradini particolarmente alti, offre una veduta magnifica: il mare blu, il porto, il quartiere neoclassico e Ano Syros.

Questa antica cittadina conserva, con le sue mura, le arcate, le stradine la sua struttura medievale. Percorsa da ripide stradine dove si succedono piccole cappelle e conventi tra cui quello dei Gesuiti si giunge su di una collina sulla cui cima si erge la cattedrale cattolica di Agyos Georgios e dalla quale si apre un panorama a tutto tondo sulla baia. Nelle vicinanze si trova il Centro Studi Storici e poco più in basso vi sono due monasteri quello dei Gesuiti e dei Cappuccini.

Degni di nota sono l’Archivio Storico della città, il Museo dei Mestieri tradizionali, all’interno del quale vi è una particolare attenzione al maestro della musica popolare Rembetika, Markos Vamvakaris. Verso nord a Varvaroùssa, Marmari e Grammata si trovano bellissime spiagge che si raggiungono i cacchi, oppure a piedi, percorrendo sentieri segnalati. Nella zona sud ovest, invece ci sono le spiagge più belle Mega Gialòs, Kini, Galissas, Agathopes e Poseidonia. Per chi ama fare lunghe passeggiate si consiglia quella tra Ermoùlopoli e Finikas considerata la più suggestiva dell’isola. Insomma, Syros, con le sua cultura, il relax e le sue spiagge offre una vacanza di ottimo livello.



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MAPPA DELLA CITTÀ DI ERMOUPOLIS






























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