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Delfi |
Denominazione: In italiano: Dèlfi In greco: Δελφοί, ΔΕΛΦΟΙ Trascrizione italiana: Delfì Situata sul versante del Monte Parnaso, Delfi nell’antichità era nota come Pito. Dimora dell’Omphalos, l'ombelico del mondo, costituito da grande un masso bianco a forma di semicono. Secondo la mitologia, Zeus voleva verificare quale fosse il centro della terra, fece prendere il volo a due cigni posti ognuno nei due punti estremi della terra e i due volatili si incontrarono a Delfi; oggi è uno dei siti archeologici più importanti del mondo. La zona archeologica si divide in due siti, al centro dei quali si trova la fonte Castalia (nella mitologia era una Ninfa), ritenuta sacra dagli antichi greci era consacrata alle Muse. Sul versante della Fedriade si trovano le vestigia di un ginnasio con la palestra e i bagni. Scendendo si trova il santuario di Atena Pronaia, nei pressi si può vedere una Tholos rotonda, con un peristilio di venti colonne doriche. Nella parte occidentale si trovano molti monumenti votivi, esedre e basamenti di statue e, inoltre ricchezze archeologiche straordinarie dai resti di vestigia degli Sicioni(2100 a.C. fu uno dei sette regni della prima Grecia antica), il tesoro dei Sifni (magistralmente decorato da bassorilievi risalente al 530-525 a.C si trova lungo la Via Sacra che portava all’Oracolo di Apollo, il pronao presenta due sculture di cariatidi che sostituiscono le colonne, mentre il fregio del lato nord rappresenta una battaglia fra gli dei e i Giganti), degli Ateniesi (è rappresentato da resti di metopi che raffigurano le fatiche di Ercole, le avventure di Teseo e una battaglia con le Amazzoni), degli Cnidi (provenienti da Cnido città dell’Anatolia fondata dai dori) e Spartani. Da questo luogo magico si può raggiungere il Bouleuterion o Parlamento, con la sua colonna ionica che in passato, reggeva la sfinge alata di Nasso (565 a.C. è un’isola delle cicladi situata nel Mar Egeo) la roccia della Sibilla con la tomba del serpente Pitone. Delfi, in realtà oltre ad essere famosa per la ricchezza archeologica di grande rilevanza è conosciuta dalla maggioranza per il potere divinatorio del suo Oracolo. Il primo fu dedicato alla dea Gea (dea della Madre Terra) e a Poseidone (dio dei terremoti - colui che smuove la Terra). Gli oracoli venivano pronunciati nel nome di Apollo, dalla sacerdotessa Pizia, ciò, però poteva avvenire solo per mezzo del serpente Pitone, figlio di Gea che era collocato in una caverna vicina. Apollo non gradendo questo intermediario, si presentò sotto le sembianze di un delfino e lo uccise, da questo travestimento questo luogo prese il nome di Delfi. Sconfitto il serpente il santuario divenne il più importante fulcro religioso della Grecia antica, nessuna decisione importante, sia di carattere personale che di interesse generale, veniva presa senza consultare il dio profetico Apollo; questi parlava per bocca della sua sacerdotessa, la famosa Pizia, la quale, con una foglia di alloro in bocca e un ramoscello in mano, seduta sul sacro tripode, cadeva in estasi, quindi compiva movimenti ed emetteva suoni che i sacerdoti interpretavano seguendo i canoni della propria dottrina, traducendoli in forma comprensibile e mettendoli per iscritto in prosa o versi (esametri), indicando in tal modo a quale dio dovessero farsi sacrifici affinché un'impresa fosse coronata dal successo, cosa si sarebbe dovuto fare per superare determinati ostacoli, eventuali riti con cui espiare colpe, etc. L’importanza e l’influenza politica dell’oracolo era tale che alcuni storici hanno parlato di politica delfica, contrassegnata da uno spirito di moderazione. La Delfi moderna è affascinante ed emozionante allo stesso tempo, gli sciatori hanno il privilegio di sciare vicino alle rovine antiche ed il Parnaso come cornice.
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