Kìmolos | |
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Denominazione: In greco: Κίμωλος, ΚΙΜΩΛΟΣ Trascrizione italiana: Kìmolos Variopinte rocce vulcaniche, frastagliate coste, spiagge bianche, ecco come si presenta agli occhi del turista, una delle più piccole isole delle Cicladi. Sin all’VIII sec. a.C., l’isola era unita a Milo, poi un terremoto ne provocò la separazione; di questo evento sono state ritrovate testimonianze durante gli scavi archeologici, quali ad esempio l’ubicazione della antica città di Ellinika, che fu completamente sommersa dal mare. In origine, l’isola si chiamava Ehinoussa, in seguito con la dominazione veneziana prese il nome di Argentiera per via della presenza di miniere di pietra calcarea ricca di gesso, ed è anche il motivo per cui le spiagge sono così bianche. Fu anche territorio di conquista dei pirati che imperversarono anche sotto la dominazione ottomana. Forse è per questo motivo che il capoluogo, la Chora sorto nel XIV sec., è stato edificato come un intricato dedalo di vicoli, al fine di difendersi dagli attacchi dei pirati. La dominazione Ottomana terminò con alla guerra d’indipendenza e l’isola passò definitivamente alla Grecia. Oggi Kimolos è un luogo non ancora assalito dal turismo di massa ed è per questo che è definito come tra i più autentici e suggestivi dell’arcipelago. Le spiagge, non hanno tutti i confort che si possono trovare altrove, ma sono veri paradisi per chi voglia godere di pace e tranquillità: Mavrospilia è una di quelle, Aliki possiede una spiagge di sassi e sabbia, Goupa, un piccolo villaggio di pescatori è ricca di scogliere. A Prassa, vi sono pozzi con acqua calda di natura vulcanica che pare abbiano virtù curative. Ellinika, possiede una scuola di sub; qui si possono vedere i resti sommersi dell’antica città.
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